La capacità di reinventarsi, di migliorarsi, di andare oltre i propri limiti sono tutte doti che plasmano un uomo, nel caso di un atleta le doti che gli permettono continuamente di sfidare se stesso, oltrepassando record, barriere, confini fisici e psicologici.
Dopo la partecipazione alla 2° Fase del Campionato Italiano in acque libere Mondello del 24 luglio, Giacomo è tornato in acqua, il 6 agosto, cimentandosi in una nuova impresa: la storica traversata dello Stretto di Messina.
La traversata a nuoto dello Stretto si svolge dal 5 settembre del 1954, in una cornice che richiama i racconti epici del viaggio di Ulisse e delle creature mitologiche Scilla e Cariddi.
Giacomo ha percorso tutti i 3800 metri che separano Torre Faro da Villa San Giovanni con grande determinazione, preparazione, ma soprattutto l’ha fatto con quel carattere e quel sorriso che lo contraddistinguono da sempre. Queste sono le caratteristiche che lo rendono un campione come sportivo e come uomo.
Il nostro Giacomo, ancora una volta, ha dimostrato cosa vuol dire mettersi in gioco, confermando quanto il suo coraggio e l’amore per la vita e per lo sport abbiano, anche oggi, vinto la sfida contro quella malattia che dal 16 maggio 2006 ha cambiato la sua vita (Invincibile: Storia di un ragazzo e del suo sogno – Sant’Erasmo Nautilus (santerasmo.org)).
In questa occasione sono calzanti le parole del nuotatore statunitense Michael Phelps:
Ti diranno che non può essere fatto. Ma tutto ciò che serve è l’immaginazione. Tu sogni. Tu progetti. Tu realizzi. Ci saranno degli ostacoli. Ci saranno dei dubbiosi. Ci saranno degli errori. Ma, col duro lavoro, con la fede, con la confidenza e la fiducia in te stesso e in quelli che ti stanno attorno, non ci sono limiti.
Ed è vero che non ci sono limiti e ogni giorno Giacomo lo dimostra.
Il suo prossimo appuntamento sarà il 28 agosto con la 3° Fase del Campionato Italiano in acque libere Maratea.